“Clic Day” degli incentivi auto elettriche 2025: boom di domande
- DigitalStudiosItalia
- 23 ott
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Roma, ottobre 2025 — Gli incentivi auto tornano al centro dell’attenzione pubblica dopo il clamoroso successo del Clic Day 2025, che in sole sei ore ha visto oltre 45mila richieste di voucher per un totale di 481 milioni di euro.Un risultato senza precedenti che mette in luce il desiderio crescente degli italiani di abbandonare i veicoli tradizionali a combustione in favore di soluzioni più sostenibili e tecnologicamente avanzate.
Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) aveva stanziato 597 milioni di euro per questa tornata di bonus, destinati sia ai cittadini privati sia alle microimprese. Dopo poche ore, il fondo risultava quasi esaurito, confermando che la domanda di incentivi auto è altissima e supera di gran lunga la disponibilità economica prevista.

Cos’è e come funziona il sistema degli incentivi auto
Gli incentivi auto sono misure economiche introdotte dal Governo per favorire il rinnovo del parco veicoli circolante in Italia. L’obiettivo è duplice: ridurre le emissioni inquinanti e stimolare la domanda interna nel settore automotive, duramente colpito negli ultimi anni da crisi economiche e transizioni tecnologiche.
Nel 2025, l’incentivo si concentra principalmente sull’acquisto di auto elettriche e ibride plug-in, ma prevede anche contributi minori per modelli termici a basse emissioni.
Gli importi variano in base a due fattori chiave:
Il reddito (ISEE) del richiedente;
La rottamazione di un vecchio veicolo inquinante.
L’incentivo è accessibile attraverso una procedura online, con registrazione sulla piattaforma MASE e prenotazione del voucher da parte del concessionario. È un sistema “a sportello”: chi arriva prima ottiene il bonus fino a esaurimento fondi.
Importi e requisiti per accedere agli incentivi auto elettriche 2025
Il Clic Day 2025 ha confermato la struttura dei bonus approvata dal Ministero.
Incentivi auto elettriche 2025 per privati cittadini
Fino a 11.000 euro per chi rottama un’auto Euro 5 o inferiore e ha un ISEE inferiore a 30.000 euro.
9.000 euro per chi ha un ISEE fino a 40.000 euro.
6.000 euro per chi acquista senza rottamare, sempre con limiti di reddito.
Incentivi per microimprese e professionisti
Fino a 20.000 euro per l’acquisto di veicoli commerciali leggeri elettrici.
I contributi variano in base alla massa del veicolo e all’autonomia elettrica.
Obbligo di mantenimento del veicolo per almeno 24 mesi.
Possono accedere solo i residenti o le imprese con sede nelle Aree Urbane Funzionali (FUA), individuate dall’Istat come zone a maggior rischio di inquinamento atmosferico.Questa condizione mira a destinare i fondi alle aree dove la sostituzione dei veicoli può avere il maggiore impatto ambientale.
I numeri del Clic Day 2025
L’apertura del portale alle ore 12 del 22 ottobre ha scatenato un vero e proprio assalto digitale. In meno di un’ora, le richieste hanno superato le 30mila, per poi arrivare a quota 45mila in appena sei ore.
Il totale dei fondi prenotati ha toccato 481 milioni di euro, pari a circa l’82% del budget complessivo.
Molti utenti hanno segnalato difficoltà di accesso al portale, rallentamenti e crash temporanei, ma il risultato finale parla chiaro: la mobilità elettrica interessa sempre più italiani.
Secondo le prime stime, la distribuzione geografica delle richieste vede in testa Lombardia, Lazio e Campania, seguite da Emilia-Romagna e Veneto. Le aree metropolitane di Milano, Roma e Napoli hanno assorbito oltre il 40% del totale dei voucher.
Perché gli incentivi auto sono così importanti per l’Italia
Il successo del Clic Day non è solo un dato tecnico, ma una fotografia del momento storico che vive il Paese.
Gli incentivi auto rappresentano una delle leve principali della politica economica e ambientale italiana.
Impatto ambientaleOgni vettura elettrica immessa in circolazione contribuisce a ridurre in modo sensibile le emissioni di CO₂ e di ossidi di azoto (NOx). Secondo dati MASE, la sostituzione di 45mila veicoli termici con modelli elettrici permetterebbe un taglio potenziale di oltre 150.000 tonnellate di CO₂ all’anno.
Gli incentivi auto non favoriscono solo i consumatori, ma anche l’intera filiera produttiva: concessionari, officine, imprese di componentistica, aziende di ricarica elettrica.
Ogni euro investito in incentivi genera un moltiplicatore economico di circa 2,5 euro in valore aggiunto per l’economia nazionale.
Criticità e richieste di rifinanziamento
Nonostante il successo, il sistema presenta alcune criticità note.Le principali associazioni dei consumatori hanno denunciato la scarsità dei fondi e la modalità del Clic Day, considerata poco equa perché favorisce chi riesce a collegarsi nei primi minuti.
Molti richiedono che gli incentivi auto diventino strutturali e non a esaurimento rapido, con una pianificazione pluriennale che permetta alle famiglie di programmare gli acquisti.
Un altro tema riguarda l’esclusione di comuni non compresi nelle FUA: migliaia di cittadini non hanno potuto accedere al bonus pur vivendo in aree inquinate. Il MASE ha promesso una revisione dei criteri per il 2026.
Il record di 45 mila voucher richiesti in poche ore dimostra che gli incentivi auto sono uno strumento potente, capace di orientare il mercato e la mentalità dei consumatori.Per rendere la transizione davvero efficace, però, serve continuità, non solo entusiasmo.
Il 2025 può essere ricordato come l’anno in cui l’Italia ha fatto un passo deciso verso la mobilità elettrica: ora la sfida è trasformare un successo momentaneo in una politica strutturale che accompagni il Paese verso un futuro più sostenibile.




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